DOMENICA 11 MARZO
dalle 11 alle 18
presso Centro Sportivo Pio IX
Via di Santa Prisca 9
“Questo è ciò a cui la meditazione tende: portare alla tua vita qualcosa in più. Qualcosa che non sia abitudinario, ma spontaneo e non meccanico, che ti trasformi da robot a essere cosciente.” (Osho)
Per l’uomo moderno, risulta arduo raggiungere questa condizione mediante le tradizionali tecniche di meditazione (silenzio, gambe incrociate, concentrazione). Egli subisce continuamente diverse distrazioni e stimoli dall’esterno. Per questo motivo, Osho individuò alcune tecniche di meditazione attiva, finalizzate a calmare la mente per creare quello spazio di silenzio e consapevolezza necessario alla meditazione.
Le tecniche di meditazione aiutano a cambiare la nostra usuale modalità di attenzione, allenandoci a essere maggiormente presenti.
La meditazione è uno stato naturale dell’essere, uno stato che è andato perduto e che può essere ritrovato con grande gioia.
Alleniamo la consapevolezza. Consapevolezza non è sinonimo di concentrazione. Essere consapevole vuol dire essere in grado di notare ciò che, di norma, è fuori dalla nostra esperienza conscia. I dialoghi interni e i flussi dei nostri pensieri ci tengono lontani da molte esperienze e sensazioni di cui finiamo per non avere coscienza.
è necessario comunicare la propria adesione entro venerdì 9 marzo
dalle 11 alle 18
presso Centro Sportivo Pio IX
Via di Santa Prisca 9
Per l’uomo moderno, risulta arduo raggiungere questa condizione mediante le tradizionali tecniche di meditazione (silenzio, gambe incrociate, concentrazione). Egli subisce continuamente diverse distrazioni e stimoli dall’esterno. Per questo motivo, Osho individuò alcune tecniche di meditazione attiva, finalizzate a calmare la mente per creare quello spazio di silenzio e consapevolezza necessario alla meditazione.
Le tecniche di meditazione aiutano a cambiare la nostra usuale modalità di attenzione, allenandoci a essere maggiormente presenti.
La meditazione è uno stato naturale dell’essere, uno stato che è andato perduto e che può essere ritrovato con grande gioia.
Alleniamo la consapevolezza. Consapevolezza non è sinonimo di concentrazione. Essere consapevole vuol dire essere in grado di notare ciò che, di norma, è fuori dalla nostra esperienza conscia. I dialoghi interni e i flussi dei nostri pensieri ci tengono lontani da molte esperienze e sensazioni di cui finiamo per non avere coscienza.
è necessario comunicare la propria adesione entro venerdì 9 marzo
arrivare circa 20 minuti prima dell'inizio
portare un cuscino e una copertina
il costo è € 30
jyotidegregorio@yahoo.it
3401587791
portare un cuscino e una copertina
il costo è € 30
3401587791
Conduce: Jyoti de Gregorio
LA MENTE DELLO STOLTO ( Osho )
Osserva dunque la tua mente, e riuscirai a comprendere ciò che sto cercando di trasmetterti.
La tua mente è ripetitiva! Dice: «Ieri il cibo era buonissimo, torniamo allo stesso ristorante… Ieri quell’uomo è stato un amico, cerchiamo di trovarlo ancora». La mente vuole ripetere ciò che è stato ieri e non permette all’oggi di avere una vita propria. Non permette neppure al domani di avere una vita propria: anche per domani ha pianificato di ripetere ciò che ha conosciuto in passato. E cos’hai conosciuto in passato se non l’infelicità? Ma l’infelicità ti è diventata familiare e continui a ripeterla.
Lo stolto è ripetitivo, il saggio vive ogni istante come una novità.
La mente dello stolto continua a fare, ripetitivamente, le stesse cose.
La tua mente è ripetitiva! Dice: «Ieri il cibo era buonissimo, torniamo allo stesso ristorante… Ieri quell’uomo è stato un amico, cerchiamo di trovarlo ancora». La mente vuole ripetere ciò che è stato ieri e non permette all’oggi di avere una vita propria. Non permette neppure al domani di avere una vita propria: anche per domani ha pianificato di ripetere ciò che ha conosciuto in passato. E cos’hai conosciuto in passato se non l’infelicità? Ma l’infelicità ti è diventata familiare e continui a ripeterla.
Lo stolto è ripetitivo, il saggio vive ogni istante come una novità.
La mente dello stolto continua a fare, ripetitivamente, le stesse cose.
La mente dello stolto è un circolo vizioso – si muove in cerchio. L’uomo saggio non è affatto ripetitivo: vive ogni istante cominciando da capo, rinasce a se stesso in ogni istante. Muore al passato in ogni istante e rinasce.
La vita intera dell’uomo saggio è un processo di rinascita. L’uomo saggio non nasce una volta sola, rinasce in ogni istante, continuamente. Il vecchio non s’impossessa mai di lui; invece lo stolto nasce una volta sola e continua a ripetersi.
Se continui a essere ripetitivo, perdi la Via: il tuo essere – la tua essenza – è assolutamente fresco e sempre giovane; non invecchia mai. La mente invecchia, il corpo invecchia, ma l’essere non conosce affatto il tempo: come può invecchiare? È sempre giovane, sempre nel pieno della gioventù. È sempre fresco come una goccia di rugiada nel sole del primo mattino, è fresco come le foglie del fior di loto sul lago.
Uno stolto cade dalla finestra del sesto piano. Giace per terra circondato da una grande folla. Arriva un poliziotto e chiede: «Cos’è successo?»
Lo stolto risponde: «Non lo so, sono appena arrivato».
Lo stolto risponde: «Non lo so, sono appena arrivato».
Sai come sei arrivato qui? Cosa sai del luogo da cui sei arrivato? Sai dove devi andare? Sai chi sei? Le domande fondamentali rimangono avvolte nelle tenebre.
Pensaci bene: cosa pensi di te stesso? Sarà doloroso per te constatare di essere uno stolto. È facile vedere che gli altri sono stolti – infatti tutti riconoscono che tutti gli altri sono stolti – ma vedere la propria stupidità è un grande passo verso la saggezza. Constatare di essere uno stolto è già una trasformazione del tuo essere, della tua consapevolezza.
La saggezza è uno stato molto rilassato dell’essere. La saggezza non è il sapere, non è l’informazione: la saggezza è il tuo essere interiore risvegliato, attento, vigile; è il testimone, colmo di luce.
Sii colmo di luce – è un tuo diritto di nascita. Se perdi questo diritto, sei uno stolto. E te lo sei già lasciato sfuggire in molte vite – questa volta, per favore, sii un po’ più compassionevole verso te stesso!
Pensaci bene: cosa pensi di te stesso? Sarà doloroso per te constatare di essere uno stolto. È facile vedere che gli altri sono stolti – infatti tutti riconoscono che tutti gli altri sono stolti – ma vedere la propria stupidità è un grande passo verso la saggezza. Constatare di essere uno stolto è già una trasformazione del tuo essere, della tua consapevolezza.
La saggezza è uno stato molto rilassato dell’essere. La saggezza non è il sapere, non è l’informazione: la saggezza è il tuo essere interiore risvegliato, attento, vigile; è il testimone, colmo di luce.
Sii colmo di luce – è un tuo diritto di nascita. Se perdi questo diritto, sei uno stolto. E te lo sei già lasciato sfuggire in molte vite – questa volta, per favore, sii un po’ più compassionevole verso te stesso!
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